Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza la pubblica amministrazione sta ricevendo molti finanziamenti al fine di innovare i processi aziendali e snellire e ottimizzare le risorse.
Questa è senz’altro un’ottima notizia, ma manca ancora qualcosa:
le persone coinvolte nella manovra devono essere adeguatamente formate, altrimenti sarà tutto inutile!
I prodotti migliori e più performanti non servono a nulla se chi è responsabile di utilizzarli non li comprende e non sa come utilizzarli al meglio.
Bisogna sapere sfruttare la vasta mole di informazioni che si ha a disposizione e senza dubbio l’approccio data-driven è una risorsa potente per le imprese, in quanto permette di acquisire dati in tempo reale, anticipare i comportamenti, osservare i bisogni e studiare le tendenze al fine di creare azioni più mirate per ogni singolo problema emerso, ma è ancor più vero che tutto questo non funzionerà se non vengono messe al centro le persone.
Senza formazione l’approccio data-driven sarà un grandissimo FLOP!
Le persone devono acquisire la padronanza dei nuovi strumenti digitali e nuovi strumenti significa anche nuova mentalità: a differenza del passato, tutti hanno a disposizione all’interno dell’organizzazione la conoscenza che deriva dall’analisi dei dati. Ma se ognuno può accedere ai dati, ognuno deve possedere anche le giuste competenze e abilità per poterli sfruttare appieno.
Da qui l’esigenza di creare formazione e sviluppo per tutti all’interno dell’azienda.
Noi crediamo che la cosa migliore da fare per sfruttare al meglio l’opportunità del PNNR sia porre l’attenzione sulle persone prima ancora degli strumenti, ricordandoci costantemente che chi segue i processi necessita delle giuste competenze per produrre risultati concreti.
Per questo motivo il nostro approccio è basato in primis sulla formazione del personale al fine di governare sapientemente i dati e trarne vantaggi concreti…altrimenti è davvero tutto inutile!