Nessun utente ama attendere.

Nessun potenziale cliente ama sentirsi ignorato.

Oggi chi cerca informazioni su un prodotto, un servizio, un contatto… spesso lo fa online, e spesso lo fa quando il team non c’è.

Di sera, nel weekend, durante una pausa veloce tra una riunione e l’altra.

È lì che si decide se resterà, o se passerà oltre.

Un sales bot intelligente non sostituisce il dialogo commerciale.

Ma può fare qualcosa di altrettanto importante: intercetta la richiesta, la qualifica, la inoltra.

Oppure risponde in autonomia, se è stato addestrato a farlo.

Quello che fino a poco tempo fa era un semplice “chatbot” oggi può diventare un vero filtro conversazionale, integrato con i flussi aziendali:

  • si integra senza disturbare l’esperienza dell’utente
  • si adatta al tono aziendale
  • parla in modo tecnico quando è richiesto,
  • e lascia spazio alle persone quando serve di più.

Non è necessario essere una grande impresa per cogliere il potenziale di questa tecnologia, basta solo capire dove si stanno spostando le conversazioni.

Perché l’esperienza del cliente comincia molto prima di una trattativa.

E oggi, anche una buona tecnologia sa fare il primo passo.